Il controllo dei figli minori può o, se vogliamo, deve essere esercitato dai genitori, al fine di prevenire situazioni di pericolo e di tutelarli dalle svariate insidie che la vita propone loro ogni giorno.

Noi genitori siamo spesso ignari di quello che accade a nostro figlio fuori dalle mura domestiche; gli impegni di lavoro, il dover accudire a genitori anziani, l’affrontare quotidianamente problematiche di ogni genere ci impediscono spesso di comprendere che qualcosa non va nel  suo comportamento.

Possiamo controllarlo?

La risposta è dobbiamo controllarlo per il suo bene, per aiutarlo prima che sia troppo tardi. Noi siamo gli adulti e a questo ruolo non dobbiamo rinunciare. Tra l’altro esiste una norma – d. lgs. 154-2013 – che, riscrivendo gli artt. 315 e ss. del codice civile – ha puntualizzato i doveri reciproci di genitori e figli. Ed infatti, ai genitori viene demandato l’obbligo non solo di educare i figli minori, ma anche di vigilare su di loro.

Nella società odierna, sono numerosi e sempre crescenti i pericoli nei quali un minorenne può incorrere, come la frequentazione di “cattive compagnie”, l’uso di droghe o di alcol,  episodi di bullismo (sia subito che provocato), la tenuta di comportamenti scorretti o addirittura violenti.

Ai questi si aggiungono oggi i pericoli che, con l’uso esponenziale della tecnologia e soprattutto dei social network, sempre più diffusi anche fra i più piccoli, espongono i nostri figli a situazioni di rischio spesso trascurate, non solo dal minore stesso, ma anche da noi  famigliari.

I comportamenti del minore che possono fungere da campanello d’allarme per il genitore responsabile possono essere i seguenti:
* forte conflittualità con le figure genitoriali;
* repentini mutamenti di umore;
* scarsa tolleranza a gestire le frustrazioni (divieti o imposizioni), che scatenano comportamenti aggressivi;
* mutamenti delle abitudini e delle frequentazioni;
* disturbi del ciclo sonno/veglia;
*presenza nei propri oggetti personali di oggetti anomali (bilancini di precisione, carta stagnola, accendini, bottiglie di plastica vuote, pipe, coltellini, etc.);
* scarsa cura di se;
* scarso impegno scolastico e/o sportivo;
* spendita non comprensibile dei soldi messi a disposizione.

Nel caso si verifichino situazioni di questo tipo o altre comunque percepite come anomale, può dunque rendersi necessario attuare un controllo su diversi aspetti della vita dei propri figli.

Il genitore in questi casi ha la necessità di essere supportato a “capire cosa sta succedendo”.

Petra Sicurezza e Investigazioni ti offre la possibilità di comprendere quello che sta succedendo nella vita di tuo figlio, accompagnandoti nella ricerca della soluzione più adeguata al tuo problema.

Troverai un ambiente riservato e competente che ti accompagnerà verso l’individuazione di quelle risposte che ti servono per intraprendere la strada più giusta per aiutare tuo figlio.