Nella precedente news commentavo quando è consigliabile agire con un controllo dei figli minori.

Dicevamo che, nel caso si verifichino situazioni comunque percepite come anomale, può rendersi necessario attuare un controllo su diversi aspetti della vita dei propri figli.

Questo perché viviamo in una società che va di corsa e spesso non sappiamo cosa fa o cosa pensa nostro figlio. C’è un problema culturale su come gestire situazione critiche: l’atteggiamento verso l’uso dei mezzi di comunicazione, verso l’uso di droghe o di alcool, l’essere vittime di bullismo e non parlarne, la vendita di immagini in internet. Controllare come spende i soldi ma non sottrarglieli.

Mi senso particolarmente coinvolta da queste problematiche perché anche io sono genitore: i nostri figli sono sottoposti a sovra-stimolazioni e questo aspetto credo vada gestito: ma spesso non ne abbiamo o non ne conosciamo i mezzi.

L’investigazione serve per capire le sue frequentazioni, cosa sta succedendo nella sua vita, se è vittima o carnefice (noi genitori non ipotizziamo mai questa eventualità che invece purtroppo esiste).

Ad una domanda importante dobbiamo rispondere: posso controllare mio figlio solo se è minore?

La risposta è si, ma con delle eccezioni.

Se si verificano situazioni particolari…uso improprio di denaro, possibili condizioni di disagio, scomparsa o altri casi che mettono in ansia il genitore egli ha il diritto di cercare di comprendere cosa sta succedendo nella vita di suo figlio/a, comunque restando entro i confini del rispetto della sua privacy.