Mi riallaccio al servizio del programma “Report” andato in onda su Rai Tre lo scorso 4 novembre.

Durante quei pochi minuti è stato  ripercorso l’iter, che definirei ad ostacoli, della normativa che ha imposto agli organizzatori di eventi, siano essi privati o pubblici, di munirsi di un servizio di sicurezza.

Sembra che tutto abbia avuto inizio con i tristemente famosi fatti di Piazza San Carlo a Torino la sera del 3 giugno 2017. Due morti e 1526 feriti per assistere ad una partita proiettata su uno schermo. Parrebbe inverosimile e invece è accaduto davvero.

Ma quello che ben pochi hanno il coraggio di dire è che la normativa esisteva dal 2009. Infatti la legge n. 94 del 15 luglio 2009 istituiva di fatto l’obbligo per gli organizzatori di spettacoli e intrattenimenti di munirsi di un servizio di sicurezza. Il successivo decreto – DM 6 ottobre 2009 – (più conosciuto come Decreto Maroni), ne disciplinava la fattispecie, stabilendone presupposti, condizioni, professionalità degli addetti, etc.

Ma ahimè….siamo in Italia e finché non ci scappa il morto – in questo caso due, ma poteva andare molto peggio – la normativa viene lasciata lì nel dimenticatoio. Perché? Perché la sicurezza così imposta ha un costo che nessuno ha voglia di sopportare.

L’indomani dei fatti di Torino però il Capo della Polizia è intervenuto a gamba tesa con una circolare – nota come Circolare Gabrielli – che ha ricordato a tutti come gli eventi- tutti gli eventi – debbano essere preventivamente valutati sotto il doppio profilo della Safety e della Security. Una di competenza dell’organizzatore, l’altra delle Forze dell’Ordine.

A quella circolare ne sono succedute altre che hanno rivisto alcuni aspetti, ma non hanno certo minimizzato la responsabilità di chi organizza un evento e delle Autorità che ne devono valutare il “piano di sicurezza e evacuazione”.

E’ dunque sacrosanto che chi si reca ad un concerto, ad assistere ad uno show o semplicemente alla sagra del paese debba essere tutelato e consapevole che è stato fatto tutto ciò che necessita perché un momento di spensieratezza non si trasformi in un incubo.

In questi giorni si stanno avvicinando le iniziative legate al periodo natalizio e quindi ci auguriamo tutti che gli eventi programmati per le festività siano stati valutati sotto gli aspetti che abbiamo citato perché LA SICUREZZA NON E’ UN COSTO MA UN INVESTIMENTO.

Cerchiamo di ricordarlo.